Ristorante La Pantera Rosa

La Tavola

L'Aperitivo

Lo Stuzzichino

Il Vino

L'Antipasto

Agnello Cace e Ove

Zuppa di Legumi

La Chitarra

Gnocchi con Porcini

La Sorpresa

L'Ossobuco ....

...con Riso e Carote

L'Insalata

Taralli di San Biagio

La Pizzadolce

La Liquirizia

La Genziana

Il Caffe'

03/02/2018

Febbraio mese piu' corto dell'anno;possiamo affermare che il 2018 e' iniziato nel migliore dei modi.Celebriamo questo itinerario,riavvicinato inusualmente a quello del mese precedente,ripescando l'unica nota positiva di quel che resta dei due giorni trascorsi a Bisenti in occasione della Festa del Montonico 2016 ,esperienza difficile da dimenticare.Esorcizziamo i cattivi ricordi con la benedizione di San Biagio giunta,nel giorno della ricorrenza,attraverso i morbidi taralli benedetti sfornati dalla ditta Dolci Impasti Emma di Castelnuovo Vomano.Carnevale e' alle porte,anche se i nostri ricordi ci riportano ad un evento simile svoltosi in Val Fino la prima settimana di Ottobre,e neanche a farlo apposta la location prescelta porta il nome della Pantera Rosa.Ad accoglierci allegramente,tanto per restare in tema,ci ha fatto accomodare,nella sala ristorante,la signora Giuliana che gestisce questa attivita' da molti anni.Come abbiamo affermato piu' volte in queste localita' le attivita' ristorative il sabato a pranzo sono molto frequentate,percio' andiamo dritti all'antipasto:prima che le portate vengano servite la cameriera ci delizia con un piccolo aperitivo,prosecco con formaggio da stuzzicare;dopo il brindisi arriva rapidamente sulla nostra tavola un vassoio colmo di frittelle con prosciutto accompagnate da soppressata dolce,verdure grigliate e sottaceti della casa,polpette di ricotta al sugo;l'antipasto continua con un piatto che richiama l'antica cucina abruzzese,il tradizionale agnello cace e ove;per concludere questa serie di portate ci viene servita una zuppa di legumi e cereali con crostini di pane.Tempo per respirare e sorseggiare un buon bicchiere di Vino Rosso che in un battibaleno ci vengono serviti i primi:la classica chitarra teramana sepolta da una pioggia di pallottine e dei succulenti gnocchi con funghi porcini di montagna.Il pranzo scorre velocemente e dobbiamo annotare l'originalita' che dimostra questo ristorante confrontato ad altri di questa zona,ma il tempo di ragionare non c'e' perche', come per incanto, compare all'improvviso una pirofila rossa coperta,mai avremmo pensato ad un servizio a sorpresa per il secondo,pero' curiosi piu' che mai solleviamo il coperchio e compare ai nostri occhi un piatto "unico":un ossobuco di vitello in umido con carote e riso,specialita' della casa.Dopo questo delizioso pranzo non puo' mancare l'insalata che sgrassa pero' come in ogni itinerario che si faccia ben rispettare la conclusione spetta al dolce e qui ritroviamo la classica pizzadolce,la migliore che abbiamo degustato.Prima di salutarci non puo' mancare il caffe' accompagnato dai classici ammazzacaffe'e con questo ultimo tocco da maestro diamo i saluti a Giuliana e tutto il suo staff e rimandiamo tutti all'itinerario di Marzo che avra' come tema La Liquirizia.

Nonna Dany